Un pellegrinaggio fantastico
Alle 6,30 di mattina ci siamo incontrati con i partecipanti al pellegrinaggio che da Loreto conduce al Santuario di Campocavallo dopo circa 12 km di camminata in mezzo ai campi di grano, girasoli, erba medica e barbabietole. Siamo in 60.
Prima della partenza Don Wi ci ha salutato e benedetto. Siamo scesi da Loreto, passati nella valle del Musone, tra Recanati e Castelfidardo, quindi inoltrati nel comune di Osimo dove si trova il Santuario di Campocavallo.
All’arrivo Don Wi ha celebrato la messa. Al termine un frate ci ha raccontato un episodio prodigioso avvenuto 130 anni fa in cui si narra che un sacerdote scettico circa la devozione alla Madonna abbia visto più volte muoversi gli occhi del dipinto della “Madonna Addolorata”.
Dopo la messa abbiamo consumato un pranzo al sacco nei locali per i pellegrini ed assaggiato i tipici “vincisgrassi”!
Rientrati a Loreto, il vice sindaco e l’assessore Daniela ci hanno accompagnati a visitare la mostra “Sulle orme di San Michele Arcangelo” allestita nel bastione del palazzo comunale.
Su invito del Vescovo siamo quindi andati in Cattedrale per assistere alla cerimonia della cresima dei ragazzi del posto e, al termine della funzione, per raccontare i progetti di Matteo, il significato dello slogan “si può fare” e della voglia di Matteo di “vivere e non sopravvivere”.
In serata siamo andati ad assistere al concerto dei “ForJay”, amici di Matteo, in una sala gremita di gente (Villa Musone).
Il cantante (Simone Cesaro) ha anche letto un commovente scritto di Matteo. Al termine vendita di libri e magliette di Matteo, complimenti e saluti in un’atmosfera di gioia sincera.